domenica 29 aprile 2012

Relazioni


Una delle cose di cui un fotografo "nativo digitale" difficilmente farà esperienza, è la relazione tra negativo/positivo. Un'altra cosa che ancora più difficilmente incontrerà sarà la tradizione della fotografia off-camera, o più semplicemente senza macchina fotografica. Questo ovviamente fatto salvo gli studenti di belle arti ai quali queste pratiche verranno fatte sperimentare per una corretta conoscenza di alcuni percorsi creativi del passato. Ebbene in questo post è mostrato un esempio di immagine fotografiche che contiene entrambe queste caratteristiche. L'immagine a sinistra è stata realizzata esponendo con un normale ingranditore analogico della carta fotografica tradizionale a colori poi sviluppata nei normali bagni chimici (Ra4) della fotografia tradizionale di qualche anno fa. L'esposizione è avvenuta utilizzando come negativo il vetrino che si vede a destra nell'immagine e che qui mostro in un dettaglio ingrandito.


Si nota che il vetrino è stato dipinto con dei pigmenti, e che sono questi pigmenti che hanno creato In positivo l'immagine "astratta" che si vede nell'immagine fotografica. 
Mi incuriosisce vedere che anche nella cultura del randomizzato computerizzato, il tocco del intervento umano fa assumere anche a immagini che potrebbero sembrare auto-generate, un che di irripetibile di non riproducibile.